Al via oggi il torneo interparrocchiale di calcio a 5 “San Giovanni Paolo II”, che giunge così alla sua XIV edizione promossa dall’Us Acli Roma. L’iniziativa si svolge in collaborazione con le Acli di Roma e provincia e con il patrocinio della Regione Lazio, del Comitato Regionale Lazio del Coni, dell’Assessorato ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda del Comune di Roma e dell’Ufficio per la Pastorale del Tempo Libero, del Turismo e dello Sport del Vicariato di Roma. Quest’anno verrà messa in palio anche la coppa della pace “San Giovanni Paolo II” 2024. Sei le parrocchie che si sfideranno in un girone unico con andata e ritorno con la successiva fase finale. Mentre per la coppa della pace ci sarà un girone unico con la sola andata e la successiva finale senza playoff.
In palio anche la coppa fair play che verrà assegnata alla squadra più virtuosa e con meno ammonizioni. La manifestazione avrà una pausa estiva dal 22/07 al 31/08 per poi riprendere dal 02/09. “Un’edizione all’insegna della pace- commenta Luca Serangeli, presidente Us Acli Roma – tanto che abbiamo voluto istituire anche la Coppa della pace. Questo torneo è ormai una tradizione per le parrocchie romane che attraverso il calcio uniscono le comunità e i quartieri della nostra città”. “Sport e pace – dichiara Lidia Borzì, presidente delle Acli di Roma e provincia – devono andare uniti e per questo sin dalla prima edizione abbiamo deciso di essere partner del torneo dedicato a San Giovanni Paolo II, Pontefice della pace e del dialogo tra i popoli. Siamo convinti che ancora una volta dalla nostra città debba partire un segnale forte per la fratellanza tra le nazioni e le culture. La pace – aggiunge Borzì – si costruisce quotidianamente nel territorio e il calcio etico al centro del torneo delle parrocchie punta a costruire legami di fratellanza e rispetto determinati per la coesione sociale della nostra città”. “Il calcio – spiega Massimiliano Campagna, responsabile settore calcio Us Acli Roma – è uno dei settori più importanti della nostra associazione perché abbiamo sempre voluto coniugare la professionalità con la solidarietà e l’accoglienza. Il torneo delle parrocchie raccoglie in sé tutti questi valori che ci rendono orgogliosi”.