Giornata mondiale del turismo: mons. Fisichella, “la via della bellezza non può e non deve essere oscurata dalla bruttezza della distruzione e delle macerie”

“L’interesse che muove milioni di turisti può essere coniugato facilmente con l’impegno per la fratellanza, in modo tale da costituire una rete di ‘messaggeri di pace’ che parli al mondo intero per invocare la fine di ogni guerra e la riapertura di territori pieni di storia, di cultura e di fede”. Ne è convinto mons. Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, che nel messaggio per la Giornata mondiale del turismo mette l’accento sulle “difficoltà che derivano per questo settore dalle restrizioni dovute alla mancanza di sicurezza”. “D’altronde, la via della bellezza che caratterizza queste mete non può e non deve essere oscurata dalla bruttezza della distruzione e delle macerie che vengono a sostituire quanto la genialità delle generazioni precedenti aveva costruito come emblema di pace e di condivisione”, il monito del vescovo: “La bellezza dei paesaggi sprigiona vera vita e desiderio di esistere. Il turismo può favorire in maniera determinante il recupero dei rapporti interpersonali di cui tutti sentiamo una profonda nostalgia”. “In un periodo come il nostro, segnato dalla massiccia presenza della tecnologia che limita i rapporti tra le persone, è bene che si alimenti e sostenga un rinnovato impegno per una cultura dell’incontro, così fortemente sostenuta da Papa Francesco”, l’invito del pro-prefetto: “Essa ha bisogno di essere riposta al centro del nostro impegno pastorale nel turismo. L’incontro, infatti, è strumento di dialogo e di reciproca conoscenza; è fonte di rispetto e di riconoscimento della dignità altrui; è premessa indispensabile per costruire legami duraturi. Il turismo religioso non può prescindere da questa prospettiva ed è chiamato a farsi promotore credibile di questi legami”.

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