Diocesi: Modena, riaperto dopo 12 anni il duomo di Finale Emilia. L’arcivescovo Castellucci, “in queste pietre la vita di tutti”

A 12 anni dal terremoto che sconvolse l’Emilia Romagna, il duomo di Finale Emilia (chiesa dei Santi Filippo e Giacomo) è stato riaperto ieri pomeriggio con una cerimonia solenne presieduta dall’arcivescovo di Modena-Nonantola, mons. Erio Castellucci.
Prima della riapertura ufficiale del duomo restituito alla comunità, sul sagrato della chiesa si sono ascoltati alcuni interventi e messaggi di saluto. Hanno preso la parola, nell’ordine, mons. Giuliano Gazzetti, vicario generale dell’arcidiocesi di Modena-Nonantola, Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna e commissario delegato per la ricostruzione sisma 2012, Maria Grazia Gattari della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, Claudio Poletti, sindaco di Finale Emilia.
Con il pastorale, poi, l’arcivescovo Castellucci ha bussato simbolicamente alle porte della chiesa che sono state definitivamente riaperte. Da quel momento il duomo di Finale Emilia è ‘rinato’, restituito al culto. Nella sua omelia, mons. Castellucci ha sottolineato il valore di questa riapertura: “Queste pietre non sono semplicemente pietre: sono intrise della storia di ciascun finalese, e non solo dei parrocchiani del presente ma anche di quelli di tante generazioni passate. Non sono pietre uguali alle altre: sono pietre nelle quali è scritta la vita di ciascuno. Credo che il crollo di questa chiesa abbia rappresentato per molti una ferita profonda, una ferita che richiedeva di essere rimarginata, come risanata”.
Nella solenne cerimonia si è celebrato anche il rito di dedicazione dell’altare nei suoi diversi momenti, unzione, incensazione e illuminazione dell’altare e della chiesa. Al termine della messa, quindi il parroco di Finale Emilia, don Daniele Bernabei, ha tenuto un discorso di ringraziamento rivolto a tutti i fedeli e in particolare a quanti, durante questi anni, hanno lavorato per consentire la rinascita del duomo finalese. E i bambini della scuola materna Sacro Cuore hanno donato al parroco un grande disegno, in cui ciascuno ha raffigurato se stesso e la propria famiglia all’interno del duomo.

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