Carta di Assisi per i bambini: don Di Noto (Meter), “importante gesto di attenzione che richiama anche la responsabilità di noi adulti”

“Ogni gesto di attenzione nei confronti dei bambini è importante, e questo, con la firma del Papa, lo è in modo particolare, così come l’aver indetto una Giornata mondiale dedicata ai più piccoli”. Don Fortunato Di Noto, fondatore e presidente di Meter, da anni in prima linea a difesa dei bambini contro la pedofilia e la pedopornografia, commenta al Sir la Carta di Assisi declinata per i bambini, consegnata ieri da una delegazione di giornalisti a Papa Francesco in occasione dell’udienza generale, e firmata dal Pontefice.
“Una buona iniziativa”, prosegue il sacerdote auspicando che “venga accompagnata da un’azione concreta che coinvolga le famiglie e le figure adulte di riferimento dei bambini”. Nella Carta si dice, tra l’altro: “Cancelliamo la violenza dai nostri social: le parole possono ferire o uccidere, usale per costruire amicizia”. “E’ importante sottolineare la necessità di saper comunicare bene, di parlare bene dell’altro facendo attenzione a non offendere perché le parole colpiscono come proiettili: possono far vivere o possono uccidere”, afferma Di Noto. Il documento invita inoltre i bambini a non vergognarsi in caso di pericolo o di minacce, ma a chiedere aiuto ai genitori o a persone adulte di loro fiducia. “Questo è il punto: le responsabilità cui sono chiamati gli adulti. La Carta dice ai piccoli destinatari: ‘non siete soli, chiedete aiuto’, ma per poterlo fare i bambini hanno bisogno di punti di riferimento chiari e certi. Devono sapere con chi possono aprirsi e confidare le proprie paure”. Di qui l’indicazione di “affiancare questa bellissima Carta con una, analoga, per gli adulti”. E sull’invito a limitare l’uso dei social, preferendo i rapporti con amici e amiche reali, Di Noto osserva, “è l’auspicio di tutti noi, operatori dell’infanzia. Tuttavia, è importante che quando i bambini si connettono a Internet – che ormai è un ambiente di vita a tutti gli effetti – lo facciano in modo corretto. Occorre alzare sempre più il livello dell’educazione alla rete, della cosiddetta alfabetizzazione digitale. Il web è un mare bellissimo e immenso, ricco di opportunità ma anche di insidie: per non naufragare – e magari affogare – occorre saper navigare, avere una bussola”.

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