La Commissione ha adottato oggi una comunicazione sull’Unione europea della salute, che sottolinea i “progressi compiuti nella politica sanitaria dell’Ue negli ultimi quattro anni, a beneficio dei cittadini europei e di tutto il mondo”. “L’inizio di questo mandato – sottolinea un comunicato – è stato segnato dalla più grande pandemia di un secolo, che ha causato sofferenze umane su scala mondiale e ha messo a dura prova i sistemi sanitari pubblici”. Tuttavia, la pandemia di Covid-19 “ha anche messo in luce i risultati che la solidarietà, la collaborazione e l’ azione risoluta dell’Ue possono conseguire. Grazie alla strategia comunitaria sui vaccini, tutti i cittadini dell’Unione hanno avuto contemporaneamente accesso ai vaccini anti Covid salvavita alle stesse condizioni”. Ciò, sempre secondo la Commissione, “ha contribuito ad arginare la diffusione del virus e ha salvato milioni di vite umane”. Il certificato Covid digitale “ha consentito alle economie e alle società di riaprire in sicurezza, mentre Sure ha aiutato oltre 31 milioni di lavoratori a superare l’impatto economico”. Poiché “le pandemie non conoscono frontiere, la nostra cooperazione e solidarietà si sono estese anche in tutto il mondo. Attraverso il nostro approccio Team Europa, l’Ue è diventata il principale donatore di vaccini attraverso lo strumento Covax e ha fornito quasi 54 miliardi di euro di sostegno di emergenza ai Paesi partner”.