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Ue: due anni di corridoi di solidarietà hanno avvicinato Europa, Ucraina e Moldavia

Due anni fa, la Commissione, insieme all’Ucraina e alla Moldova, ha creato i corridoi di solidarietà “per migliorare le vie di trasporto tra Ue, Ucraina e Moldavia, in risposta all’invasione illegale dell’Ucraina da parte della Russia”. Creati inizialmente per aggirare il blocco russo del Mar Nero sulle esportazioni di grano ucraine, i corridoi di solidarietà “si sono evoluti – precisano oggi dalla Commissione – per coprire il commercio in tutti i settori. Consentono all’Ucraina e alla Moldavia di esportare vari beni verso i mercati globali, garantendo al tempo stesso che le importazioni essenziali raggiungano l’Ucraina. Nel lungo termine, questi corridoi svolgeranno un ruolo fondamentale nella ricostruzione dell’Ucraina e nella sua piena integrazione nel mercato unico dell’Ue”. Ad oggi, i corridoi di solidarietà “hanno facilitato l’esportazione di oltre 136 milioni di tonnellate di beni ucraini, tra cui grano, minerali e acciaio. Hanno inoltre consentito l’importazione di oltre 52 milioni di tonnellate di beni essenziali, come carburante, veicoli, fertilizzanti e aiuti militari e umanitari”. Questi corridoi si estendono attraverso la regione del Danubio, la Polonia, i Paesi Baltici e la regione adriatica, utilizzando la ferrovia, la strada e le vie navigabili interne. Sebbene il corridoio ucraino del Mar Nero, istituito nell’autunno 2023, sia essenziale, anche il Danubio e il corridoio polacco-baltico rimangono cruciali per le importazioni, mentre l’Adriatico svolge un ruolo importante nelle esportazioni del settore non agricolo dell’Ucraina. La Commissione Europea e le istituzioni finanziarie internazionali hanno mobilitato più di 2 miliardi di euro per questi corridoi.

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