Quattro weekend a Campione del Garda (BS): 25-26 maggio; 15-16 giugno; 27-28 luglio; 14-15 settembre; ogni weekend vedrà la partecipazione di 8-10 pazienti onco-ematologici di tutta Italia. Si tratta di Sail Camp, progetto di riabilitazione psicologica promosso da Ail (Associazione italiana contro le leucemie, i linfomi e il mieloma) e rivolto ai pazienti prevalentemente attraverso l’attività di vela-terapia, voluto dalla sezione Ail di Brescia e dalla sede nazionale Ail, in collaborazione con Univela Campione del Garda. “La diagnosi di una malattia onco-ematologica – si legge in un comunicato – rappresenta uno degli eventi più impattanti e destabilizzanti che una persona possa affrontare nell’arco della propria vita. L’iniziativa Ail si pone l’obiettivo di offrire a quaranta pazienti in follow up di trascorrere due giornate nella splendida cornice di Campione del Garda per ritrovare un nuovo equilibrio psico-fisico grazie al sostegno di un team multidisciplinare composto da medici, infermieri, psicologi e nutrizionisti che con loro instaurerà una relazione di fiducia e complicità”. “Un luogo accogliente e protetto per fornire stimoli che possano costituire un’occasione per ricominciare a tornare alla normalità secondo il proprio ritmo e le proprie abitudini”, spiega Alessia Rosito, psicologa di Ail Brescia. “Una natura incontaminata, uno sport salubre come la vela che è adatta a qualsiasi età, sono elementi terapeutici utili alla riabilitazione psicologica dei pazienti onco-ematologici”, afferma Giuseppe Navoni, presidente di Ail Brescia e vice presidente nazionale di Ail. Saranno inoltre proposte attività per approfondire tematiche riguardanti l’educazione alimentare. “In questo contesto di attenzione allo stile di vita nella sua totalità sono stati inseriti anche degli incontri con dei biologi nutrizionisti” volti a “fornire gli strumenti e le nozioni adeguate a coltivare la propria salute a partire dall’alimentazione” rilevano i biologi nutrizionisti Elisa Navoni e Davide Gandaglia. Toccante l’esperienza di una partecipante: “Andare in barca a vela è stato come sfidare il vento e sentirmi libera e in pace. La bellezza del lago, le montagne, la profondità del cielo, la colazione in compagnia all’aperto con il sole che ti scalda il cuore, le risate, la spensieratezza, le passeggiate in mezzo alla natura… Tutto ciò mi ha fatto capire che anche chi sta vivendo dei momenti di buio può avere l’occasione di vivere un pezzo di felicità”.