Retinopera: “La nostra Europa”, decalogo in vista delle elezioni Ue. Democrazia, sostegno alla natalità, lavoro, ambiente

Nel documento steso da Retinopera in vista delle prossime elezioni europee, intitolato “La nostra Europa”, si legge ancora al quinto punto: “Un’Europa del lavoro per tutti per disegnare nuovi modelli economici basati sulla valorizzazione e la dignità della persona, dei giovani, delle donne, e non solo sul profitto economico, che sappia adottare standard di sostenibilità e contrasti la disoccupazione, l’economia dello scarto, la corsa al ribasso sui diritti, l’elusione fiscale. Un modello socioeconomico imprenditoriale in grado di includere le categorie fragili per la costruzione di una società circolare che non lasci indietro nessuno”. Sesto punto: “Un’Europa democratica e partecipativa nella conduzione delle istituzioni europee nell’interesse dei popoli, che sappia promuovere l’inclusione sul riconoscimento e apprezzamento di tutte le minoranze e la protezione sociale, riducendo le disuguaglianze interne ed esterne”. Retinopera parla poi di “un’Europa per la natalità, che si impegni ad implementare politiche di sostegno alle famiglie, incentivi finanziari per le nascite e le politiche di welfare a favore della conciliazione vita privata-lavoro”. Segue una sottolineatura dedicata all’“Europa dello sviluppo sostenibile e dell’economia integrale, che si preoccupi responsabilmente della qualità del proprio territorio e del proprio ambiente naturale, che sappia promuovere l’accesso a un cibo di qualità per tutti. Un’Europa che rafforzi le priorità della politica rispetto a strategie economicistiche e in sintonia con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu 2030 e gli Accordi di Parigi sul clima”. Al nono punto si legge: “Un’Europa del Terzo settore e dell’associazionismo e della gratuità che favorisca lo sviluppo di reti, di aggregazioni e di cooperazione tra associazioni, enti ed espressioni della 10 società civile”. Il “decalogo” si conclude con “un’Europa per il bene comune che faccia cultura su uno stile di vita dai valori altruistici ed inclusivi”. Infine il testo afferma: “Le radici cristiane rimangono il fondamento d’Europa e il chiaro riferimento al fine di superare le criticità che vanno storicizzandosi come il contrasto tra i benefici ottenuti (materiali, sociali, ecologici e politici) e le forme di esclusione presenti (povertà, disuguaglianza, perdita di fiducia)”.

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