Il cosiddetto decreto Cutro ha posto al di fuori delle quote del decreto Flussi gli ingressi dei cittadini stranieri non comunitari residenti all’estero che abbiano completato programmi di formazione professionale e civico-linguistica approvati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Un tema di assoluta importanza che sarà al centro dell’evento organizzato da Fondimpresa e Ciofs-Fp, in programma il prossimo 28 maggio, dalle 10,30 alle 12,30, a Roma, al Ciofs Testaccio (Via Ginori 10) dal titolo: “Investire nel talento: la formazione ‘oltre i confini’ come motore di sviluppo”. Fondimpresa e Ciofs-Fp, che hanno come mission la formazione, hanno preso sul serio il “decreto Cutro” e vogliono scommettere sulla formazione nei Paesi d’origine, per dare un contributo fattivo al superamento del calo demografico e del Mismatch.
Il decreto prevede infatti programmi finalizzati alla realizzazione di attività formative: i corsi professionali mirano a fornire ai partecipanti conoscenze specifiche per l’esercizio di una determinata professione o attività lavorativa, ivi incluse nozioni di sicurezza e tutela della salute nei luoghi di lavoro; i corsi di formazione civico-linguistica forniscono ai partecipanti le competenze linguistiche e civiche, necessarie per avviare un processo di integrazione nel contesto socio-culturale e lavorativo in Italia.
Dialogheranno su come valorizzare il provvedimento governativo (convertito nella legge 50/2023) del ministero del Lavoro e investire nel talento di ogni persona come motore di sviluppo: Natale Forlani, presidente dell’Inapp; Annamaria Trovò, vicepresidente di Fondimpresa; Giuseppe Schiboni, assessore al Lavoro e Formazione della Regione Lazio; don Marco Pagniello, direttore della Caritas italiana, Ezio Fregnan di Webuild Group e Gianni Bocchieri, esperto in politiche formative e del lavoro. Coordinerà gli interventi Concita Deluca.
“L’obiettivo delle nuove politiche dell’immigrazione dovrebbe essere quello di aumentare il livello di impiego regolare dei lavoratori immigrati, già presenti in Italia e di programmare l’ingresso dei nuovi fabbisogni con percorsi di selezione e di formazione ancorati alle tipologie dei profili professionali, con il coinvolgimento delle singole imprese”, ha affermato, nelle scorse settimane, Natale Forlani.
“Fondimpresa sta volgendo il proprio sguardo anche verso progetti fortemente innovativi, come la formazione di cittadini extra europei nei loro paesi di origine, secondo il decreto Cutro, questo significa ripensare il mercato del lavoro italiano, rimanendo a fianco di aziende e lavoratori”, ha spiegato Annamaria Trovò.
“Per quanto riguarda il Ciofs – ha osservato sr. Manuela Robazza, presidente nazionale di Ciofs-Fp – questa legge rappresenta una grande opportunità. Vogliamo assolutamente approfondire la collaborazione con le imprese e in particolare con Fondimpresa per portare a compimento questi percorsi di formazione”.