Accoglienza: card. Zuppi, serve “legalità che combatta gli abusi”, “preoccupazione per aree interne”

“È necessario promuovere azioni solidali e definire, con urgenza, soluzioni inclusive e realmente incisive, in grado di rafforzare il senso di comunità e di reciproca cura, affinché nessuno sia tagliato fuori o venga lasciato indietro”. È l’appello in favore dell’accoglienza, lanciato dal card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, nell’introduzione ai lavori della 79ª Assemblea generale dei vescovi italiani, in corso in Vaticano fino al 23 maggio. “Questi problemi aumentano sensibilmente nelle aree interne del Paese, che restano oggetto di tanta preoccupazione della Chiesa”, ha proseguito il cardinale, secondo il quale invece tali aree, “se opportunamente aiutate in una visione strategica, possono diventare luoghi di accoglienza per tutti, anche in riferimento all’emigrazione che deve rappresentare un’opportunità oltre che una necessità”. “È l’accoglienza che allarga anche il cuore e diventa testimonianza di una rinnovata cultura di pace”, la tesi di Zuppi: “in questo senso accoglieremo i minori provenienti dall’Ucraina per un’estate di solidarietà. Sette nostre Chiese locali hanno dato disponibilità, insieme alle aggregazioni laicali, ad ospitare 700 minori”. “Abbiamo poi bisogno di una legalità certa ed efficace che combatta gli abusi, garantendo diritti e doveri e che permetta, tra l’altro, anche di rispondere ad una domanda di mano d’opera che diventa in alcuni casi una vera emergenza”, la ricetta del presidente della Cei.

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