Solidarietà: Napoli, dal 3 al 5 ottobre arriva la Biennale della Prossimità

Arriva a Napoli la V edizione della Biennale della Prossimità, dal 3 al 5 ottobre in diverse location del centro storico cittadino, presentata questa mattina in una conferenza stampa nella sala Giunta di Palazzo San Giacomo con la presenza dei promotori nazionali e locali, con il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Napoli Luca Trapanese.
Dopo Genova (2015), Bologna (2017), Taranto (2019) e Brescia (2022) i promotori nazionali – Consorzio Abele Lavoro, Consorzio Idee in rete, Cnca, Consorzio Emmanuel, Associazione Isnet, Legacoopsociali, Legambiente e Scuola centrale di formazione – hanno scelto il capoluogo campano dove il Comune e la Regione saranno partner dell’evento e avranno il sostegno di Fondazione Con il Sud. Il 7 giugno a Catanzaro e il 14 giugno a Reggio Calabria si terranno due tappe di avvicinamento con iniziative dedicate ad alcuni dei temi della Biennale.
“La prossimità per ri-generare relazioni e luoghi” sarà lo specifico dell’edizione Napoli 2024. C’è un senso di urgenza verso il tema per la città di Napoli che è spesso stata capace di trovare nelle relazioni informali la risposta ai bisogni ma che, tuttavia, è anche una città di contraddizioni: le diversità convivono in spazi strettissimi e ferite sociali sempre più profonde accrescono la sensazione di impotenza.
Per Marta Battioni del comitato promotore nazionale “la tre giorni partenopea sarà solo l’evento conclusivo di un lungo percorso condiviso che dura da oltre un anno. In questi quattordici mesi i promotori nazionali e quelli locali hanno percorso un cammino partecipato, partendo dalla fotografia e dai bisogni di Napoli oggi, per costruire risposte di prossimità per la Napoli di domani”.
Secondo Massimo Ruggeri del comitato promotore nazionale, “Napoli è una città che vive di vicinanze e di accoglienza, ma al tempo stesso rischia di ridurre questa sua peculiarità in un gadget per turisti. Qui abbiamo trovato una grandissima disponibilità da parte di numerose organizzazioni: sono circa 40 e sono tra loro molto diverse. E insieme stanno lavorando da oltre un anno, perché la Biennale più che un evento è un percorso”.

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