Amnesty International Italia ha lanciato oggi un nuovo appello nell’ambito della sua campagna “Proteggo la protesta”, per difendere il diritto delle persone di manifestare liberamente e pacificamente. Contemporaneamente ha preso il via anche la nuova campagna di comunicazione: “Manifesta oggi per i diritti di domani”, realizzata in collaborazione con attivisti e attiviste di Baobab, Extinction rebellion, Fridays for future, Greenpeace, Lucha y siesta, No Tav, Non una di meno e Unione sindacale di base. L’obiettivo comune è quello di richiamare l’attenzione sull’importanza delle proteste pacifiche, motore di cambiamento sociale e tutela dei diritti umani, secondo quanto sancito anche dall’art. 17 della Costituzione che garantisce il diritto di riunirsi pacificamente e senza armi. Dal 20 maggio al 4 giugno saranno affissi in strade e centri commerciali di Roma, Milano, Torino, Bologna, Napoli e Palermo una serie visual che contengono foto storiche sull’importanza dei diritti acquisiti nel nostro passato grazie alle manifestazioni e alle altre forme di protesta portate avanti da attiviste e attivisti. “Chiediamo alle autorità italiane di garantire che l’utilizzo della forza da parte degli agenti di polizia sia conforme con gli standard internazionali e di introdurre misure per l’identificazione degli agenti durante le operazioni di ordine pubblico. Ci appelliamo al governo Meloni affinché assicuri una formazione adeguata sulla gestione delle assemblee e si indaghi in modo imparziale sulle accuse di violazioni dei diritti umani da parte delle forze di polizia. È inoltre fondamentale che la normativa sulla notifica preventiva delle manifestazioni sia trattata come un avviso e non come un obbligo e che cessino i discorsi stigmatizzanti nei confronti di chi manifesta pacificamente”, afferma Ilaria Masinar, responsabile dell’ufficio Campagne di Amnesty international Italia. Negli ultimi mesi sono stati documentati molti episodi di uso eccessivo della forza, non in linea con gli standard internazionali, da parte della polizia durante diverse manifestazioni, come ad esempio a Sairano (Pv), Torino, Bologna, Napoli, Firenze e Pisa. A preoccupare Amnesty, in questo contesto, anche l’uso dei “fogli di via” contro persone attiviste, sindacalisti e lavoratori, che limita la libertà di movimento e ha un effetto intimidatorio, dissuadendo molte persone dal protestare. La campagna globale “Proteggo la protesta”, lanciata nel 2022, sottolinea che partecipare alle manifestazioni è un modo per esercitare diritti tutelati, come la libertà di espressione e di riunione pacifica, sanciti dal diritto internazionale.