“Saluto con gioia tutti voi, convenuti in questa basilica del santo Crocifisso per rendere grazie alla Santissima Trinità che ci ha donato il servo di Dio don Stefano Gobbi quale testimone e annunciatore del suo amore”. Il card. Oscar Cantoni, vescovo di Como, ha esordito così, ieri, nell’omelia della messa celebrata per l’apertura del processo per la causa di beatificazione e canonizzazione del servo di Dio don Stefano Gobbi.
“Egli – ha ricordato il cardinale – ha promosso e sapientemente animato il Movimento sacerdotale mariano, la cui diffusione si è propagata velocemente in tutto il mondo, attraverso i Cenacoli mariani, con la consacrazione al Cuore immacolato di Maria e finalizzati alla santificazione dei sacerdoti”.
Il porporato ha proseguito: “Oggi gioisco intimamente con tutta la nostra santa Chiesa di Como, che si rallegra per ciò che questa mattina abbiamo dato inizio, un autentico segno della presenza operosa e sempre nuova dello Spirito Santo. Ancora una volta, la madre Chiesa è consolata dalla fecondità dei suoi figli, inscritti tra quanti, per la loro vita pienamente evangelica, hanno già ricevuto un riconoscimento pubblico, a edificazione di tutto il popolo santo di Dio”.
Il vescovo di Como ha osservato: “La vitalità di una Chiesa è testimoniata, infatti, dalle risposte che i suoi figli offrono attraverso il dono di loro stessi, secondo la vocazione che meglio ha permesso loro di far fiorire e risplendere la grazia battesimale. Non posso fare a meno di ricordare la beatificazione di suor Maria Laura Mainetti a Chiavenna nell’anno 2021, come pure del beato Teresio Olivelli, nativo di Bellagio, avvenuta nel 2018. Lodo il Signore anche per la canonizzazione del vescovo Giovanbattista Scalabrini nel 2022, nativo di Fino Mornasco. Fresco di beatificazione il comboniano padre Giuseppe Ambrosoli, di Ronago, lo scorso anno. Alla schiera di questi nostri fratelli si stanno per aggiungere, in un futuro ormai prossimo, fratel Giosuè Dei Cas, missionario comboniano di Valdisotto, e il giovane Giulio Rocca, di Isolaccia, in Valtellina, e il nostro caro d. Roberto Malgesini, un prete di strada, martire della carità, ucciso nel 2020 da un suo assistito”.
Il card. Cantoni ha messo in guardia: “Il drago, descritto nell’Apocalisse, prosegue ancora oggi la sua lotta con ogni efferatezza contro gli amici di Dio e tenta continuamente di assalirli e di annientarli, ma Dio più forte. Nella lotta contro il male Cristo risorto sconfigge e annienta le opere malvage ed esalta tutti coloro che nella loro vita hanno testimoniato la carità, la verità, la giustizia”.
E ha concluso: “Affidiamo a Maria, nostra madre, quanti nei mesi che verranno, saranno chiamati ad approfondire, con un appropriato e prudente discernimento, la personalità di don Stefano Gobbi e il suo messaggio, perché un giorno non lontano egli possa essere annoverato nella schiera dei beati. Intanto noi tutti preghiamo perché il Signore custodisca tutti i sacerdoti e attraverso il Cuore materno di Maria possano essere pastori miti e saggi, a servizio del popolo di Dio”.