Scuole materne paritarie: card. Zuppi, “accoglienza bambini ucraini e amicizia con loro scuole è risposta concreta e balsamo per la sofferenza della guerra”

“Guardando al futuro sentiamo l’esigenza di quel patto educativo globale, di quel villaggio di cui c’è enorme bisogno. Io vi ringrazio, ringrazio davvero tutte le scuole Fism per l’importante servizio che svolge. Oggi ne abbiamo ancora più bisogno in un momento di passaggio, di crisi, di difficoltà in cui abbiamo la sensazione di chiuderci, al contrario dobbiamo davvero guardare con speranza al futuro”. Così il card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, nel videomessaggio di saluto ai partecipanti al convegno Fism che si è aperto questa mattina a Roma, in occasione del 50° di fondazione. Di qui il riferimento alle “tante buone pratiche” messe in campo dalla Federazione: “Penso ad esempio all’accoglienza ai bambini ucraini e mi auguro possa continuare perché è una risposta concreta per chi vive tragicamente le conseguenze della guerra. Tante reti di amicizia che spero possano continuare perché poi la guerra, che speriamo finisca oggi, non finisce il giorno in cui non si spara più, perché continua dentro, e c’è tanto bisogno di quel balsamo dell’amicizia, dell’attenzione, dell’amore, della protezione di queste reti di amicizia con le scuole ucraine”. Con riferimento alla raccolta fondi per le alluvioni dell’Emilia Romagna, ma non solo, Zuppi afferma: “La solidarietà non è una materia facoltativa per la Fism, è sempre una materia fondamentale”. Di qui l’augurio di prendere il largo, richiamando il logo del 50°, e la rievocazione del “Duc in altum” di Giovanni Paolo II in occasione del Giubileo del 2000, “che vuol dire andare di nuovo dove le acque sono profonde” e attingere a “quella sapienza che fa parte della dottrina sociale e dell’educazione della Chiesa. Abbiamo educatori che hanno tanto da dire ancora oggi, non soltanto a noi ma al mondo; educatori che hanno messo al centro la persona; prendiamo il largo con coraggio, con speranza, con tanto amore che è il nostro coraggio. Grazie per quello che state facendo e per quello che farete nel pensare un’educazione che aiuti tanti a guardare con speranza un mondo qualche volta così complicato ma nel quale c’è sempre la presenza di Dio. E grazie – conclude il presidente Cei – perché aiutate tanti ad incontrarlo e rendete forti le giovani generazioni seminando con larghezza”.

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