Papa a Verona: incontro Arena di Pace, “non avere paura dei conflitti, imparare a risolverli”

(Foto Vatican Media/SIR)

Se c’è vita, se c’è una comunità attiva, se c’è un dinamismo positivo nella società, allora ci sono anche conflitti e tensioni. È un dato di fatto: l’assenza di conflittualità non significa che vi sia la pace, ma che si è smesso di vivere, di pensare, di spendersi per ciò in cui si crede”. Così Papa Francesco, partecipando all’incontro “Arena di Pace – Giustizia e Pace si baceranno”, ha risposto alle domande di alcuni rappresentanti dei diversi Tavoli di lavoro, nell’Arena di Verona.
Il Papa si è rivolto ad Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, e a Sergio Paronetto di Pax Christi. “Da un conflitto mai si può uscire da solo, ci vuole la comunità. Da un conflitto si esce per essere migliori, da sopra. Dobbiamo essere capaci di dare nomi ai conflitti e prenderli per mano. E uscirne da sopra e accompagnati”.
Guardando alla politica, il Pontefice ha ribadito che “
quando nella politica si nascondono i conflitti, scoppiano dopo e scoppiano male”. “Né in famiglia né nella società si possono nascondere i conflitti – ha aggiunto –. Per questo, quando ci sono problemi in famiglia, dobbiamo parlarne e chiarirli. Quando ci sono problemi nella società dobbiamo condividerli. Ma da solo non si esce”. Un’altra “risposta dal fiato corto” è quella di “risolvere le tensioni facendo prevalere i poli in gioco e questo è suicidio perché si riduce la pluralità di posizioni a una unica prospettiva”. “L’uniformità non serve, serve l’unità. E per avere l’unità occorre lavorare con i conflitti. Non avere paura dei conflitti, bisogna imparare a risolverli. Siamo chiamati a lasciarci interpellare dal conflitto per metterci alla ricerca di come risolverli, dell’armonia”.

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