“Davanti alla sofferenza di questi di fratelli, che è la sofferenza di due popoli, non si può dire nulla. Loro hanno avuto il coraggio di abbracciarsi che non è solo testimonianza ma anche un progetto di futuro”. Così Papa Francesco, partecipando all’incontro “Arena di Pace – Giustizia e Pace si baceranno”, si è rivolto a Maoz Inon, che viene da Israele e i cui genitori sono stati uccisi il 7 ottobre, assieme ad Aziz Sarah, palestinese, che ha perso in guerra suo fratello. “Entrambi hanno perso i familiari. La famiglia si è rotta per questa guerra. A che serve la guerra? Facciamo uno spazio di silenzio perché non si può parlare troppo. Serve sentire”.
Il pensiero rivolto ai bambini in queste guerre. “Che futuro avranno?”. In particolare, ai bambini ucraini a Roma che perdono il sorriso e agli anziani. “Preghiamo per la pace e diciamo a questi fratelli che portino questo desiderio di lavorare per la pace al loro popolo”.