“Accompagno con soddisfazione la pubblicazione on line del sito dell’arcidiocesi di Otranto, interamente rinnovato, insieme alle pagine social ad esso collegate”. Lo dice mons. Francesco Neri, arcivescovo di Otranto, presentando la nuova offerta culturale dell’arcidiocesi e dei canali di comunicazione totalmente rinnovati. “Ringrazio cordialmente quanti hanno collaborato a realizzarlo. Esso costituisce un necessario mezzo di presenza nell’ambiente digitale, in cui tutti viviamo e dal quale si sviluppano connessioni e conoscenze. Il sito rientra nella missione della Chiesa Idruntina, quella di far conoscere il Signore Gesù, la Parola di Dio fatta carne, il Crocifisso Risorto, speranza dell’umanità”.
Dall’arcivescovo la volontà di “rispondere all’appello di Papa Francesco a una conversione missionaria della Chiesa contemporanea”. “Dunque, in primo luogo il sito conterrà molte informazioni sulla vita della nostra comunità cristiana, sulla sua presenza nelle parrocchie e nei santuari, sui servizi offerti dalla Curia. Sarà uno strumento di comunione per l’arcidiocesi, per far crescere il senso di appartenenza sia all’insieme del Popolo di Dio che è in Otranto, sia a quel tutto della Chiesa universale”. Un secondo scopo indicato dal presule sarà quello di “condividere le grandi risorse che ci sono state donate dalla Provvidenza”. “Penso alla spiritualità, di cui gli Ottocento Martiri sono una straordinaria espressione. Penso all’impegno di carità verso i poveri e i sofferenti, in particolare nell’accoglienza dei migranti. Penso all’arte, di cui è documento eccezionale il mosaico di Pantaleone nella cattedrale, a cui si affiancano la Basilica di Santa Caterina, il Museo diocesano, e altri innumerevoli capolavori. In tale modo la Chiesa Idruntina vuole essere presente nel nostro territorio e collaborare con l’intera società a far conoscere e promuovere il Salento, procedendo dalle radici della sua storia ricchissima verso le prospettive del cammino futuro. E così, infine, il sito potrà proporsi come un’offerta di amicizia. Quanti lo visiteranno dal proprio dispositivo, saranno attratti a passare poi da una visita virtuale ad un contatto reale e personale, a trascorrervi un po’ della propria vita, a stringere relazioni positive. Un piccolo passo per confermare Otranto nella sua vocazione ad essere casa dell’incontro e del dialogo, nel segno della pace, dell’amicizia e della bellezza”.