Nel “grande evento” del Giubileo “le catacombe cristiane saranno naturalmente una delle mete più significative”. Lo ha detto il Papa, che ricevendo in udienza i partecipanti alla plenaria della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra ha fatto notare che il tema del prossimo Giubileo, “Pellegrini di speranza”, trova “una sua singolare e suggestiva declinazione proprio nei percorsi catacombali”, dove “si trovano i tanti segni del pellegrinaggio cristiano delle origini”, come “gli importantissimi graffiti della cosiddetta triclia delle catacombe di San Sebastiano, la Memoria Apostolorum, dove si veneravano insieme le reliquie degli Apostoli Pietro e Paolo”. “Nelle catacombe tutto parla di speranza”, ha sottolineato Francesco: “di vita oltre la morte, di liberazione dai pericoli e dalla morte stessa per opera di Dio, che in Cristo, il Pastore buono, ci chiama a partecipare alla beatitudine del Paradiso, evocata con figure di piante rigogliose, fiori, prati verdeggianti, pavoni e colombe, pecorelle al pascolo. Tutto parla di speranza e di vita! In sé stesse le catacombe, essendo ‘cimiteri’, cioè ‘dormitori’, testimoniano l’attesa, la speranza del cristiano, che crede nella risurrezione di Cristo e nella risurrezione della carne”. Il pellegrinaggio nelle catacombe si configura, quindi, “come un itinerario in cui fare esperienza del senso dell’attesa e della speranza cristiana; ci ricorda che siamo tutti pellegrini, in cammino verso la meta dell’incontro con Dio, che in Cristo Risorto ci chiama a condividere la sua beatitudine e la sua pace”. “La speranza cristiana viene testimoniata soprattutto dai martiri, le cui memorie costellano i percorsi catacombali”, ha proseguito il Papa, rendendo omaggio alla proposta di “evidenziare, in vista del Giubileo, le tombe dei martiri, proponendole ai pellegrini come tappe significative dei percorsi di visita”: “Sostare davanti ad esse ci fa confrontare con l’esempio coraggioso di questi cristiani, sempre attuale, e ci invita a pregare per tanti fratelli che oggi subiscono persecuzione per la fede in Cristo” A questo proposito, Francesco ha definito “propizia e opportuna” la decisione di ampliare il numero dei siti catacombali accessibili ai pellegrini,” per permettere a un maggior numero di visitarli e di rafforzarsi così nella fede e nella speranza”.