L’Irlanda oggi fa memoria delle vittime degli attentati di Dublino e Monaghan. Era il 17 maggio 1974 quando una serie di attacchi terroristici colpirono Dublino e Monaghan e causarono 33 morti (26 dei quali a Dublino), e quasi 300 feriti, il più alto numero di vittime in un solo giorno nel periodo dei cosiddetti Troubles. Nel 50° anniversario di quei tragici eventi, oggi alle 10.30 l’arcivescovo di Dublino Dermot Farrell ha celebrato una messa nella Pro-Cattedrale di Saint Mary le famiglie delle vittime invocando con loro “Giustizia per i dimenticati”. L’arcivescovo ha cominciato l’omelia citando ad uno ad uno i nomi delle vittime. “Vie interrotte”, ha detto l’arcivescovo. “Le chiamiamo per nome. Diamo un nome alla nostra perdita. Non sono dimenticati. Noi ricordiamo”. “Cosa significa ricordare: la memoria ci rende ciò che siamo! Ricordare è al centro della nostra esistenza umana, e ricordare è al centro della nostra fede”. La nostra consapevolezza di chi e cosa siamo – ciò che chiamiamo la nostra identità – è modellata non solo dalle cose che ci accadono, ma da come ricordiamo quelle cose”.