Elezioni europee: a Salonicco riflessione delle Chiese in Europa. Da mons. Crociata (Comece) monito sul populismo

(Foto Comece)

Mentre l’Europa si prepara alle elezioni europee del 2024 di giugno, i rappresentanti di varie Chiese si sono riuniti a Salonicco, in Grecia, dal 15 al 17 maggio “per evidenziare il ruolo dei valori cristiani nella politica e nella società europea in un contesto di crescente secolarizzazione”, si legge in un comunicato emesso dalla Comece. Mons. Crociata, presidente della Commissione degli episcopati dell’Ue, ha affermato: “Le Chiese hanno l’opportunità e la responsabilità di dare alle nostre società la speranza di non perdere la memoria delle radici che danno vita ai valori che tengono insieme le nostre comunità”. La conferenza internazionale “è stata caratterizzata da riflessioni e dialogo politico in vista delle prossime elezioni europee. I partecipanti hanno esplorato ed esaminato modi creativi per promuovere i valori cristiani nelle società e nelle arene politiche europee, per contribuire efficacemente a risolvere le crisi in corso che colpiscono la pace, il clima, la società e l’economia”.
Mons. Nikitas, presidente della Kek, ha sottolineato: “Siamo uniti nello spirito e sosteniamo gli sforzi di tutti coloro che aspirano a vedere i valori cristiani nella società europea. L’idea di cancellare i valori, le tradizioni e la lingua cristiana significa inevitabilmente cancellare la nostra stessa identità”.
La conferenza “ha affrontato anche il crescente analfabetismo religioso tra i decisori politici”. I partecipanti hanno discusso dei modi in cui le Chiese possono rivendicare e salvaguardare lo spazio per la fede “come elemento legittimo nel discorso politico europeo”. “Le nostre società vivono in una situazione culturale e morale paradossale – ha affermato mons. Crociata –. Da un lato, non sembrano legittimati a riconoscere le radici trascendenti dei valori che sono alla base della nostra convivenza; d’altro canto, hanno bisogno di un’etica comune per mantenere una sorta di unità e coerenza”.
Il presidente della Comece ha affrontato anche il tema del populismo e dei suoi molteplici impatti sull’attuale vita politica e sociale europea. “Il populismo si basa su una relazione – o presunta relazione – tra governi e persone senza alcun tipo di mediazione sociale. In questo modo, i governi occupano tutto lo spazio politico, mentre le persone sono lasciate alla mercé di tutti, in un isolamento perfetto, che oggi ha un nome preciso: individualismo”.
L’evento è stato anche l’occasione per firmare ufficialmente la dichiarazione “Europa, sii te stessa!”, un messaggio alle istituzioni europee, ai candidati al Parlamento europeo e ai partiti politici pubblicato nel marzo 2024.

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