“Quella della Chiesa locale è voce, volta a un recupero forte della partecipazione che è impulso costruttivo rispetto al bene comune e anche forma efficace di controllo sociale, soprattutto preventivo, anche se la partecipazione non può essere ridotta al momento elettorale, che pure è essenziale e decisivo”. Così l’arcivescovo di Manfredonia, mons. Franco Moscone, smentisce la notizia diffusa ieri da un quotidiano secondo cui “il candidato sindaco del centro sinistra è ‘sostenuto dalla diocesi sipontina’”.
Con un appello rivolto alla intera arcidiocesi dalla Basilica di San Michele lo scorso 8 maggio, dalla concattedrale di Vieste il 9 maggio e dalla Chiesa madre di Cagnano Varano il 10 maggio 2024, il presule ha raccomandato ai candidati di “avere il coraggio di assumere la missione della politica come arte di carità e come opera di pace sociale favorendo la costruzione di modelli sani di economia sul nostro bel territorio garganico” e ha sottolineato che “nel mio ministero in terra di Gargano mi sono posto continuamente due impegni verso le Città e la Chiesa che mi sono state affidate e li rinnovo, oggi, davanti all’effige dell’Arcangelo che dall’alto del Monte veglia sul Gargano e lo protegge dalle continue insidie del male” per “svegliare il Popolo laico al senso civico e alle responsabilità civili” e per fare “sì che le nostre città siano sempre più ‘civili’ e la nostra Chiesa locale più conforme al Vangelo, ed allora la politica tornerà ad essere servizio del bene comune e la Chiesa, Madre di cuori che generano relazioni d’amore”. “Per amore della nostra Terra – ha concluso – ricordo a tutti che non c’è giustizia, né tantomeno libertà, se si perseguono logiche non fondate sulla verità. E a quanti si sono messi a disposizione della comunità e a tutti quelli che si impegnano quotidianamente dentro e fuori le Istituzioni, ad ogni titolo e grado, nella lotta per la trasparenza, continuo a ripetere: coraggio, andiamo avanti, è la strada giusta!”.