“Con i sofferenti, pellegrini di speranza” è il tema del prossimo Convegno nazionale di pastorale della salute, il 26°, in programma a Roma dal 12 al 14 maggio 2025. Lo ha annunciato oggi da Verona don Massimo Angelelli, direttore dell’Ufficio per la pastorale della salute della Cei, concludendo l’edizione 2024 dell’appuntamento annuale sul tema “Non ho nessuno che mi immerga. Universalità e diritto di accesso alle cure” (7-15 maggio). L’evento del 2025, ha spiegato, sarà “necessariamente più breve di quello quest’anno perché si terrà a poco più di un mese dal Giubileo dei malati e del mondo della sanità (5-6 aprile)”. Sugli spunti emersi dal convegno appena conclusosi, Angelelli ha detto che serviranno per “una riflessione su come riorientare la pastorale della salute nel prossimo futuro”, anche “alla luce della sfida giubilare di parlare di speranza e di misericordia gratuita in una società come la nostra”. Quanto al Ssn, il direttore dell’Ufficio Cei fa sue le parole del presidente Mattarella: “Un sistema da difendere e da aggiornare, nato nel 1978 in un contesto sociale diverso”. Di fronte ai 4,5 mln di italiani che non si curano per mancanza di risorse economiche e all’out of pocket che ha superato i 40 miliardi, Angelelli stigmatizza i tagli degli ultimi decenni e la chiusura di “strutture ospedaliere minori che erano presidi di prossimità. Oggi il Pnrr promette l’apertura di tante realtà di prossimità. Vediamo se sarà così”. Innegabile il problema di finanziamento: “Il Ssn ha raggiunto in questo momento il più alto livello di finanziamento degli ultimi decenni ma è diventato un sistema più costoso da sostenere”. Inoltre “occorre rileggere la filiera sanitaria e sociosanitaria” ed è strategico chiedersi “quale paradigma di cura vogliamo”.