Presentare gli ultimi studi e le nuove frontiere sulle tecnologie assistive, ovvero l’insieme di tutte le innovazioni tecnologiche sperimentate con successo nella riabilitazione delle persone con disabilità, e raccontare come queste possano permettere a chi presenta deficit sensoriali, motori e intellettivi di interagire con il mondo esterno, favorendone l’indipendenza, l’autodeterminazione e una migliore qualità di vita. Sono questi i principali obiettivi dell’Assistive Technology and Disabilities Conference (Atad), evento internazionale evidence based sullo sviluppo e la valutazione di nuovi programmi basati sulle tecnologie assistive per le persone con disabilità intellettive e multiple.
L’evento, “Tecnologia a supporto di persone con disabilità intellettive e multiple, per la promozione di attività fisica, compiti complessi e funzione ricreativa e comunicativa”, giunto quest’anno alla sua terza edizione, affronterà la tematica delle tecnologie assistive da più punti di vista: per favorire la funzione comunicativa e ricreativa della persona con disabilità, ma anche per promuovere l’attività fisica e i compiti complessi.
La conferenza è organizzata e promossa dalla Fondazione Lega del Filo d’Oro Ets, pioniera nell’applicazione delle tecnologie assistive per gli interventi educativi e riabilitativi delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, sotto la direzione scientifica di Giulio Lancioni, direttore del Centro di ricerca e membro del Comitato tecnico scientifico ed etico della Lega del Filo d’Oro.
L’iniziativa si svolgerà venerdì 17 maggio, presso la Sala Conferenze del Centro nazionale della Lega del Filo d’Oro (via Linguetta, 3) a Osimo,ancona e vedrà la partecipazione di alcuni dei principali esperti del settore, insieme a ricercatori italiani ed internazionali sulle tematiche delle tecnologie assistive. L’evento sarà fruibile anche attraverso la modalità webinar.
“La conferenza è un’occasione per condividere conoscenze scientifiche circa alcuni aspetti fondamentali dell’intervento riabilitativo e dell’uso di tecnologie assistive nell’ambito di tale intervento – afferma Giulio Lancioni –. Tra gli altri aspetti affrontati, meritano particolare attenzione l’occupazione indipendente in compiti funzionali e forme comunicative, la possibilità di promuovere l’attività fisica in maniera indipendente supportando la dimensione motivazionale della persona, e il superamento di problemi interattivi e di comportamento. Per ciascuno degli aspetti trattati, si analizza il ruolo delle tecnologie assistive e il modo in cui esse possono facilitare il raggiungimento di traguardi altrimenti inaccessibili”.
In questo scenario le tecnologie assistive, ovvero l’insieme di tutte quelle innovazioni tecnologiche inizialmente concepite per altri scopi (comprese le applicazioni degli smartphone o dei tablet o ancora la domotica o la robotica), rappresentano una risorsa fondamentale in grado di rimuovere ostacoli e produrre facilitazioni nel complesso rapporto delle persone con disabilità plurime con l’ambiente circostante. E nel caso delle condizioni di severe disabilità, esse possono divenire uno strumento indispensabile per favorire l’indipendenza, l’autodeterminazione e una migliore qualità di vita.