Giubileo 2025: Roma, domani alla Gregoriana mattinata di studi sul turismo religioso

Domani, giovedì 16 maggio, la Pontificia Università Gregoriana e il Ministero del Turismo della Repubblica italiana organizzano una mattinata di studi per riflettere su tematiche di comune interesse, quali il turismo religioso come via di comunicazione della bellezza e strumento di conoscenza e dialogo tra le culture. L’incontro, pensato in vista dell’imminente Anno Santo 2025, vuole costituire un’occasione per avviare una riflessione condivisa sulla necessità, sempre più urgente, di sensibilizzare le istituzioni ecclesiastiche e civili sui temi dell’accoglienza e della conoscenza legati al turismo culturale, religioso e del tempo libero.
L’evento, che si aprirà alle ore 11 presso l’Aula magna della Gregoriana, sarà aperto dai saluti del rettore, p. Mark Lewis, e di mons. Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione – sezione prima. Sul ruolo del Ministero del Turismo italiano nel corso del Giubileo interverrà Francesco Felici (direttore generale della Direzione della programmazione e delle politiche per il turismo), mentre don Marco Fagotti (collaboratore dell’Ufficio nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport della Cei) presenterà il cammino della Chiesa italiana verso il Giubileo 2025. Pietro Zander, responsabile della Necropoli e dei Beni artistici della Fabbrica di San Pietro in Vaticano e docente alla Gregoriana, ripercorrerà il ruolo centrale della figura dell’apostolo Pietro per il Giubileo, mentre Ottavio Bucarelli, direttore del Dipartimento dei Beni culturali della Chiesa alla Gregoriana, si soffermerà sulla formazione degli operatori del Giubileo e dopo il Giubileo. Proprio nel corso di questo anno accademico, infatti, la Gregoriana ha attivato un diploma in Storia e Arte dei Giubilei finalizzato a preparare guide e personale che accoglieranno i pellegrini nei luoghi sacri.
“Questa mattina di studi è l’occasione per riflettere sugli strumenti da offrire alle istituzioni ecclesiastiche e civili per formare operatori in grado di accompagnare e guidare pellegrini turisti e visitatori alla corretta conoscenza e fruizione del patrimonio culturale, in particolare quello di interesse religioso -spiega Bucarelli -. Un patrimonio fatto di beni culturali e paesaggistici, elementi identitari di una Nazione, in cui ogni singola comunità, sentendoli propri, si riconosce”.

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