Espansione generalizzata, fine della prolungata stagnazione. Così si legge nelle Previsioni economiche di primavera pubblicate oggi a Bruxelles. “Le previsioni indicano che per quest’anno e il prossimo la crescita economica sarà in larga misura trainata da una costante espansione dei consumi privati, poiché il protrarsi della crescita dei salari reali e dell’occupazione sostiene l’aumento del reddito disponibile reale. Una forte propensione al risparmio, tuttavia, sta ancora in parte frenando i consumi privati”. Sembra invece attenuarsi la crescita degli investimenti. “Nel contesto di un’economia globale resiliente, la crescita degli scambi commerciali sosterrà le esportazioni dell’Ue ma, con la ripresa della domanda interna nell’Unione, il contributo positivo delle esportazioni alla crescita sarà in gran parte compensato da un’accelerazione delle importazioni”. Nel frattempo l’inflazione “ha continuato a diminuire in modo netto rispetto al picco del 10,6% (su base annua) registrato nell’ottobre 2022 nella zona euro. Si stima che nell’aprile di quest’anno abbia raggiunto il 2,4%, il livello più basso da due anni”. Secondo le proiezioni l’inflazione continuerà a diminuire. Nota positiva per l’occupazione: “Nonostante il rallentamento dell’attività, l’economia dell’Ue ha creato più di due milioni di posti di lavoro nel 2023 e i tassi di attività e di occupazione delle persone di età compresa tra i 20 e i 64 anni hanno raggiunto i nuovi livelli record rispettivamente dell’80,1% e del 75,5% nell’ultimo trimestre dell’anno”. A marzo il tasso di disoccupazione nell’Ue si collocava al minimo storico del 6,0%. “Questa solidità del mercato del lavoro dipende sia dalla forte offerta di lavoro, sostenuta tra l’altro dalla migrazione, sia dalla forte domanda di lavoro”.