Carcere: Torino, venerdì conferenza su “Cultura, studio e formazione professionale”

Sarà dedicata a “Cultura, studio e formazione professionale in carcere” la conferenza in programma venerdì 17 maggio, a Torino, per iniziativa dell’Opera Barolo in collaborazione con il settimanale diocesano “La Voce e Il Tempo”, nell’ambito degli appuntamenti per il 160° anniversario della morte della venerabile marchesa Giulia Falletti di Barolo. L’incontro, il terzo del ciclo, sarà ospitato dalle 17 presso Palazzo Barolo (via delle Orfane 7a). Dopo l’introduzione di Anna Maria Poggi, docente di Diritto costituzionale all’Università di Torino e consigliera dell’Opera Barolo, interverranno Franco Prina, presidente della Conferenza nazionale universitaria Poli penitenziari, Marzia Sica della Fondazione Compagnia di San Paolo, Paolo Monferino, presidente della Fondazione Arti e Mestieri, Bruno Mellano, garante regionale dei diritti dei detenuti del Piemonte, e Roberto Gramola, ex detenuto laureatosi al Polo universitario per detenuti del Carcere di Torino mente scontava la pena. Modererà Maria Teresa Pichetto, fondatrice del Polo universitario per detenuti del penitenziario di Torino,
Durante il periodo di reclusione, viene sottolineato in un comunicato di presentazione dell’iniziativa, poter accedere ad attività di formazione professionale e a percorsi di istruzione scolastica ad ogni livello, dalla primaria a quella universitaria, può offrire la possibilità di riscattare il passato e di pensare a un futuro da vivere pienamente da persone integrate nella società dei “liberi”, rispettate, con un lavoro e senza dover convivere con pregiudizi e lo stigma del carcere. Come evidenzia Gramola, studiare in carcere è importante “non solo per il valore che può avere un titolo di studio e le competenze acquisite, ma perché l’individuo può rappresentare al mondo un’immagine differente da quella che accompagna tutti gli ex detenuti”.

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