Diocesi: Potenza, giovedì presentazione del Museo capitolare di arte sacra Benedetto XIII di Muro Lucano

Il Museo capitolare di arte sacra Benedetto XIII di Muro Lucano conserva le opere più preziose e significative documentando il percorso storico-artistico e culturale nella Chiesa murese.
Il Museo è allestito nel palazzo vescovile edificato alla fine del dodicesimo secolo ed ampliato nel corso dei secoli, ma che deve il suo aspetto attuale agli interventi effettuati dopo il terremoto del 1980.
Voluto fortemente da mons. Salvatore Ligorio, amministratore apostolico dell’arcidiocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo e dal compianto don Giustino D’Addezio, presidente del Capitolo della concattedrale, verrà presentato durante una cerimonia prevista per il 16 maggio, alle ore 10, presieduta da mons. Ligorio alla quale parteciperanno autorità religiose, civili e militari.
L’itinerario espositivo si articola in 8 sale e si sviluppa su due piani con un ingresso costituito da un ampio cortile all’aperto da cui si accede all’edificio della Curia dove è allestita l’accoglienza al visitatore ed al Palazzo Vescovile che ospita opere di arte sacra.
Le sale accolgono sculture devozionali lignee ed in cartapesta, manichini e basi processionali provenienti dalle chiese muresi, dipinti di Vescovi ed in particolare quello di Benedetto XIII ed un artistico crocefisso del ‘600.
Si presentano inoltre manufatti in oro e argento di notevole interesse artistico come un servizio per pontificale solenne in argento dorato, con inciso lo stemma degli Orsini, eseguito da Luigi Valadier (Roma 1726-1785), donato dal card. Orsini al vescovo di Muro Lucano, calici, ampolline per gli oli, ostensori, pissidi, corone, bacinelle, reliquiari, mestoli, oggetti facenti parte del Tesoro della cattedrale eseguiti in momenti diversi tra il 600 e 700 e nel secolo scorso.
A tutto questo si aggiunge una serie di preziosi paramenti sacri laminati e ricamati in oro ed una ricca varietà di ombrelli processionali.
Uscendo dall’ultima sala del Museo verso la scala che porta in cattedrale si aprono ambienti detti ipogei della cattedrale costituiti da strutture molto antiche corrispondenti all’area sottostante il transetto della stessa che ha restituito i resti di una chiesa a tre navate mono absidata dell’XI secolo con cinque degli otto pilastri che la sorreggevano, parte della pavimentazione in basolato, uno stipite del portale d’ingresso meridionale, murature fondali ed in elevazione dell’abside ancora intonacato.
A tanto si aggiunge il ritrovamento di fosse di inumazione ricavate nella roccia e negli anfratti esterni alla chiesa ma ancora di più sotto la zona absidale della cattedrale, di una cripta della vecchia chiesa, completa di ambiente di accesso, costituita da stalli in pietra, sistemati ad emiciclo per la tumulazione di prelati.
Proseguendo lungo l’ipogeo s’incontrano due setti murari trasversali costituenti i piedritti di una coppia
di arcate, fino a raggiungere il Monte dei Morti, unica fossa d’inumazione scoperta durante i lavori eseguiti a seguito del sisma dell’80, colma di ossa umane.
Il Museo con gli ipogei unitamente alla cattedrale di Muro Lucano costituiscono un percorso espositivo storico unico nel suo genere articolato in sezioni artistiche di notevole interesse che sarà gestito dall’Associazione murese di volontariato San Gerardo Maiella.

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