Consiglio d’Europa: Berlino, religioni e democrazie. Le voci di cristianesimo, islam ed ebraismo. “Dialogo, speranza per l’Europa”

(Foto SIR/Numico)

(Berlino) È entrato nel vivo dello scambio l’incontro organizzato dal Consiglio d’Europa sul tema del ruolo del dialogo interreligioso nel rafforzare le istituzioni democratiche. Grati per l’iniziativa, i rappresentanti di cristianesimo, islam ed ebraismo in Europa hanno posto nel dibattito alcune questioni di fondo. “Non è colpa delle religioni quello che succede ma della politica”, ha affermato il gran rabbino di Francia Moché Lewin. “Nessuno di noi può dire che la sua religione non ha in sé, in maniera intrinseca, i valori dell’Europa”, ma, ha affermato a volte i principi sono sacrificati ai calcoli geopolitici, ha denunciato, come è per il crescente antisemitismo in Europa. Il gran rabbino ha anche espresso dispiacere per il fatto che “pochi responsabili religiosi si sono impegnati a sostenere le elezioni europee. È nostra responsabilità ospitare dibattiti per mostrare che l’Europa è il contesto che permette una vita armoniosa; dovremmo impegnarci di più”. Nelle parole del mufti di Sarajevo Nedžad Grabus è invece emersa la difficoltà che vivono oggi le religioni che “fanno fatica ad adeguarsi a contesti e a norme secolarizzate”. Padre Sorin Şelaru, direttore dell’ufficio della chiesa ortodossa rumena a Bruxelles, elencando sette punti per il dialogo ha affermato: “Una sana democrazia è la cornice per la libertà di religione, ma il dialogo interreligioso fa emergere aspetti necessari per una democrazia sana”. Secondo il padre ortodosso, inoltre, il dialogo interreligioso e con le istituzioni potrebbe portare speranza in questo periodo difficile per l’Europa”. Dal rabbino di Strasburgo Mendel Samama una decisa critica: “C’è uno sforzo delle religioni a non indebolire le democrazie, mentre persone che accedono a posizioni di potere, approfittano della forza democratica che le ha elette, per indebolire le democrazie. Tutti uniti dobbiamo opporci alla manipolazione delle religioni che indeboliscono la democrazia. Siamo in un’epoca-cerniera e ci dobbiamo unire attorno a dei valori per coltivare questa democrazia che ci permette di vivere insieme”.

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