Spiritualità: Missionari Vincenziani, dal 15 al 18 maggio il Pellegrinaggio nazionale della statua della Vergine della Medaglia Miracolosa sarà a Gravina di Catania

Prosegue in Sicilia il Pellegrinaggio nazionale della statua della Vergine della Medaglia Miracolosa, organizzato dai Missionari Vincenziani d’Italia. Dopo Belpasso, il Pellegrinaggio dal 15 al 18 maggio sarà a Gravina di Catania (Ct), in arcidiocesi di Catania, nella parrocchia Sant’Antonio da Padova.
Spiega il parroco don Filippo Maria Rapisarda: “Questo sarà un momento per la nostra comunità molto importante che ci preparerà in modo particolare ad accogliere il dono dello Spirito Santo. È bello pensare che la Vergine Santissima in questi giorni fino alla veglia di Pentecoste sarà in mezzo a noi. L’invito che mi è stato rivolto da padre Mario è stato un segno della presenza di Dio nel mio cammino di parroco in un momento particolare per la nostra comunità parrocchiale. Quando mi sono sentito rivolgere questa proposta di poter accogliere nella nostra comunità la Madonna pellegrina della Medaglia Miracolosa, accettai immediatamente di accoglierla, interpretando il tutto come un segno della presenza di Maria nella mia vita e nella nostra comunità parrocchiale di Gravina di Catania, per cui per me è stata subito una gioia. Sappiamo benissimo che la Vergine Santissima è una madre veramente premurosa che ci esorta non tanto con le parole, quanto con le azioni a rimanere fedeli alla Parola del Figlio suo e la presenza di Maria nella vita del cristiano e di una comunità parrocchiale è segno della provvidenza di Dio nella nostra vita”. Il parroco prosegue: “Avere la grazia di accogliere la Vergine Santissima, esprime in noi tutti quel legame di sentirci figli, figli di Maria e fratelli di Gesù e come tale fratelli tra di noi, mettendo ancora al centro del nostro essere cristiani, l’amore per Dio e per i fratelli. Mi sono chiesto: attraverso la presenza di Maria nella nostra comunità, Dio che cosa ci vuole dire? E la mia risposta è stata questa: se vogliamo cambiare l’atteggiamento del nostro cuore, necessariamente dobbiamo guardare Maria. Lei che è l’umile creatura, lei che con il suo sì ha trasformato il mondo aprendo la nostra vita alla chiamata a quella santità che lei stessa ci comunica perché è la tutta bella, perché è la Tutta Santa. Siamo veramente gioiosi come comunità di accogliere la presenza di Maria in mezzo a noi e di vivere ancora una volta sempre più la preparazione al dono dello Spirito Santo, lasciandoci guidare ed istruire dalla Madonna che è Madre e Maestra lei che è prima discepola di Gesù, ci dice di guardare nei poveri e negli ultimi il volto del figlio suo”.

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