“Ognuno di noi ha dentro di sé un giacimento unico e irripetibile, diverso da quello di tutti gli altri. Nessuno di noi è uguale a un altro. Ognuno di noi, dentro di sé, ha un patrimonio da poter esprimere, che deve essere posto in condizioni di poter fare”. Lo ha affermato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo al Quirinale una delegazione dell’Istituto penale per minorenni di Nisida per la presentazione del progetto “Le voci di dentro”.
“Questa è anche un’indicazione di futuro”, ha osservato il Capo dello Stato, sottolineando che “riflettere su sé stessi, interpretare sé stessi, interpretare la realtà, capirla, consente di progettare il futuro in maniera positiva, di non arrendersi alle condizioni presenti, ma di immaginare e adoperarsi perché il futuro sia quello che si desidera che si sviluppi. Per questo vi faccio molti complimenti. È una straordinaria iniziativa”.
“Io non so cosa darei per saper recitare, ma non sono capace”, ha rivelato Mattarella, aggiungendo che “però so ascoltare e andare a teatro a sentire. Per ora non posso farlo spesso, purtroppo, perché da qui è difficile uscire. Ma da ragazzo ho sempre seguito, ogni volta che potevo, il teatro, che arricchisce sempre. E anche quello che voi fate, recitando, arricchisce chi vi ascolta”.