Diocesi: Aosta, in serata convegno “Il tesoro della cattedrale restaurato” per le Giornate di valorizzazione del patrimonio ecclesiastico

In occasione delle Giornate di valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico promosse dalla Cei dall’11 al 19 maggio, la diocesi di Aosta promuove per la serata di oggi l’incontro “Il tesoro della cattedrale restaurato”.
“Nel corso del quinquennio 2018-2023 – viene spiegato in un comunicato – grazie ai fondi dell’8×1000 che la Conferenza episcopale italiana destina ogni anno a favore dei musei diocesani e dei musei di interesse diocesano, tra cui il Museo del tesoro della cattedrale di Aosta, l’Ufficio dei Beni culturali ecclesiastici e Edilizia di culto della diocesi ha potuto procedere al restauro dei reliquiari più importanti che costituiscono il Tesoro della cattedrale stessa, ovvero il Braccio di San Grato (XIII secolo), il Busto di San Grato (1432), il Braccio di San Giocondo (XIV secolo), il Busto di San Giocondo (1482), la Testa reliquiario di San Giovanni Battista (1421), la Cassa reliquiario di San Grato (1458), la Cassa reliquiario di San Giocondo (1615), il Busto di Sant’Anselmo (1760) e quello di San Francesco di Sales (1770)”.
Al convegno, ospitato dalle 18 presso la cattedrale di Santa Maria Assunta, interverranno come relatori mons. Franco Lovignana, vescovo di Aosta, Roberta Bordon, direttore dell’Ufficio Beni culturali ecclesiastici e Edilizia di culto della diocesi, Alessandra Vallet, funzionario della Soprintendenza regionale, e la restauratrice Valeria Borgialli.
“La presentazione dei restauri effettuati grazie all’8xmille alla Chiesa cattolica – ha commentato mons. Lovignana – è un’occasione per i fedeli e per la cittadinanza tutta di rendersi conto che la firma apposta in occasione della dichiarazione dei redditi ha un grande ritorno sul territorio a vantaggio di tutti”. “Il frutto – ha sottolineato il vescovo – è ben visibile, oltre che nelle opere di carità, anche negli edifici di culto restaurati, nei musei, nelle biblioteche e negli archivi ecclesiastici aperti e resi disponibili agli studiosi e a tutti coloro che sono interessati. In questo senso non è forse inutile ricordare come ci sia anche una ricaduta positiva sull’economia locale grazie al turismo culturale e religioso incentivato da monumenti e musei legati alla Chiesa”.

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