“Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci, ma non abbiamo ancora imparato la semplice arte di vivere insieme come fratelli”. Ricevendo in udienza i partecipanti al Meeting mondiale sulla fraternità umana organizzato dalla Fondazione Fratelli tutti, il Papa ha citato il discorso pronunciato da Martin Luther King in occasione del conferimento del Premio Nobel per la pace, l’11 dicembre 1964. “Compassione”: è questa, ha ribadito Francesco citando l’episodio del Buon Samaritano, la parola-chiave per “tornare a far crescere l’arte di una convivenza che sia davvero umana”. “Nel pomeriggio voi vi incontrerete in dodici punti della Città del Vaticano e di Roma, per esprimere il vostro intento di generare un movimento di fraternità in uscita”, ha ricordato il Papa a proposito dei 12 Tavoli di lavoro che “presenteranno alla società civile alcune proposte, centrate sulla dignità della persona umana, per costruire politiche buone, basate sul principio della fraternità”. “Ho apprezzato questa scelta e vi incoraggio ad andare avanti nel vostro lavoro di semina silenziosa”, l’omaggio del Santo Padre: “Da esso può nascere una Carta dell’umano, che includa, insieme ai diritti, anche i comportamenti e le ragioni pratiche di ciò che ci rende più umani nella vita”. “Far crescere questa spiritualità della fraternità e a promuovere, con la vostra azione diplomatica, il ruolo degli organismi multilaterali”, la consegna ai Premi Nobel presenti.