“Le carte della Chiesa pavese”. Questo il titolo del convegno con il quale l’Università e la diocesi di Pavia hanno scelto di inaugurare oggi, dalle 18, nel Museo diocesano, la mostra “Una Pavia medievale inedita. Chiesa e città tra XI e XV secolo”, che rimarrà aperta nei fine settimana dello stesso mese, seguendo gli orari del Museo.
Dopo i saluti istituzionali di Alberto Lolli, del Servizio per la pastorale universitaria e cultura della diocesi, e di Giampaolo Azzoni, dell’Università di Pavia, interverranno i docenti Emanuela Fugazza e Michele Madonna dell’Università di Pavia, Francesco Mores dell’Università di Milano, Xenio Toscani, dell’Archivio storico diocesano, Cesare Varalda, della Facoltà di Teologia di Lugano. Modererà Matilde Operato, dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.
La mostra “Una Pavia medievale inedita. Chiesa e città tra XI e XV secolo”, si legge in una nota, è il risultato della collaborazione tra l’Archivio diocesano e i Dipartimenti di Giurisprudenza e Studi umanistici dell’Ateneo. Lavorando nel ricco Fondo pergamene dell’Archivio, le ricercatrici e i ricercatori hanno allestito un percorso suddiviso in sette pannelli, seguendo la traccia che il titolo della mostra lascia intravedere. La Pavia medievale che i visitatori si troveranno di fronte – viene spiegato – termina con alcuni magnifici capolettera miniati dell’età di Gian Galeazzo Visconti, inseriti in un registro di decreti promulgati tra il 1385 e il 1396, e inizia con un privilegio di papa Pasquale II del 1105, che è il più antico documento apostolico custodito dall’Archivio diocesano. Tra questi due pezzi si collocano i restanti cinque pannelli dell’itinerario, che riempiono le nicchie dell’ottagono bramantesco, al centro del quale verranno collocati gli originali dei pezzi riprodotti e commentati lungo l’esposizione.