“Pietrelcina vuole fare la sua parte” per la pace tra israeliani e palestinesi. Lo ha ribadito, questa mattina, il sindaco di Pietrelcina, Salvatore Mazzone, in collegamento zoom, insieme ad alcune associazioni del territorio, con il sindaco di Betlemme, Anton Salman. Le due città sono gemellate dal 2018 e lo scorso mese di ottobre avevano condiviso un appello comune alla pace in Terra Santa. Pietrelcina, la terra che ha dato i natali ad un uomo di pace come Padre Pio, “accoglie l’invito, prende la fiaccola della pace e la porta alta accesa e si impegnerà a costruire ponti di pace, indagando anche sulle radici del conflitto per costruire una pace equa e duratura”. Il primo cittadino palestinese ha sottolineato che è arrivato il momento che la comunità internazionale si “erga al di sopra degli interessi politici e affronti le cause profonde del conflitto”. Negli ultimi 218 giorni, dall’inizio della guerra, ha detto, “ci sono state e ci sono moltissime iniziative di solidarietà con il popolo palestinese in tutto il mondo, ed è, a mio parere, la prima volta che succede in modo così massiccio. Grande è la sofferenza della popolazione non solo a Gaza ma anche in alcune città della Cisgiordania. Se la situazione in tutta la Palestina è difficile a Gaza è catastrofica, immagini e video parlano da sole”, ha spiegato aggiungendo che le persone vivono quotidianamente “con ogni tipo di disagio e sofferenza”. Il sindaco ha quindi ringraziato Pietrelcina “per il suo interesse” e la sua collaborazione. “Questa è solo la prima di una serie di iniziative – ha detto poi il sindaco di Pietrelcina – per aiutare il processo di pace di uguaglianza e crediamo ci debba essere un impegno da parte di tutti, perché i cambiamenti possono e devono partire dal basso. Consapevoli di questo faremo la nostra parte nella quotidianità” invitando il sindaco di Betlemme a visitare Pietrelcina il prima possibile.