“Un’occasione importante per approfondire la problematica della povertà sanitaria perché il diritto alla salute è irrinunciabile per tutti i cittadini”. Così il ministro della Salute Orazio Schillaci, questo pomeriggio nel suo saluto in apertura del convegno dedicato alle povertà sanitarie. L’evento è promosso dall’Ufficio nazionale per la pastorale della salute con le 11 Federazioni e Consigli nazionali delle professioni sanitarie nell’ambito del XXV convegno nazionale di pastorale della salute, “Non ho nessuno che mi immerga, Universalità e diritto di accesso alle cure”, in corso fino al 15 maggio a Verona. Intervenendo in videocollegamento, Schillaci ha spiegato: “Stiamo riformando il nostro Servizio sanitario nazionale attraverso il rafforzamento della sanità territoriale e di prossimità con particolare attenzione alle fasce più fragili”. E poi un pensiero alla pastorale della salute che, ha detto, “rappresenta un esempio da seguire per costruire un futuro in cui la salute sia davvero un diritto per tutti i cittadini, e nel quale ognuno abbia sempre la certezza di poter ricevere le cure di cui ha bisogno”.
Giuseppe Comotti, delegato di Pier Francesco Nocini, rettore dell’Università degli studi di Verona, che ospita l’evento, ha manifestato riconoscenza per la scelta dell’Ateneo per celebrare il convegno, ed ha condiviso un ricordo giovanile nella parrocchia sostenuta dai Camilliani dove la frase “‘più cuore in quelle mani’ di san Camillo mi ha accompagnato nel corso della mia vita”.