“Il problema non è in quanti siamo al mondo, ma che mondo stiamo costruendo; non sono i figli, ma l’egoismo, che crea ingiustizie e strutture di peccato, fino a intrecciare malsane interdipendenze tra sistemi sociali, economici e politici”. Lo ha detto il Papa, nel suo discorso agli Stati generali della natalità. “L’egoismo rende sordi alla voce di Dio, che ama per primo e insegna ad amare, e alla voce dei fratelli che ci stanno accanto”, il grido d’allarme di Francesco: “Anestetizza il cuore, fa vivere di cose, senza più capire per cosa; induce ad avere tanti beni, senza più saper fare il bene. E le case si riempiono di oggetti e si svuotano di figli, diventando luoghi molto tristi”. “Non mancano i cagnolini e i gatti, questi non mancano, mancano i figli”, ha aggiunto a braccio. “No, il problema del nostro mondo non sono i bambini che nascono”, ha ripetuto il Papa: “sono l’egoismo, il consumismo e l’individualismo, che rendono le persone sazie, sole e infelici”.