“Il tema della natalità mi sta molto a cuore”. Il Papa ha iniziato con queste parole il suo intervento alla quarta edizione degli Stati generali della natalità, in corso a Roma, presso l’auditorium di via della Conciliazione. “Realismo, lungimiranza e coraggio” le parole chiave del suo discorso. “In passato, non sono mancati studi e teorie che mettevano in guardia sul numero degli abitanti della terra, perché la nascita di troppi bambini avrebbe creato squilibri economici, mancanza di risorse e inquinamento”, ha argomentato Francesco: “Mi ha sempre colpito constatare come queste tesi, ormai datate e superate da tempo, parlassero di esseri umani come se si trattasse di problemi”. “Ma la vita umana non è un problema, è un dono”, il monito del Papa: “E alla base dell’inquinamento e della fame nel mondo non ci sono i bambini che nascono, ma le scelte di chi pensa solo a sé stesso, il delirio di un materialismo sfrenato, cieco e dilagante, di un consumismo che, come un virus malefico, intacca alla radice l’esistenza delle persone e della società”.