“Il numero delle nascite è il primo indicatore della speranza di un popolo. Senza bambini e giovani, un Paese perde il suo desiderio di futuro”. Ne è convinto il Papa, che nel suo discorso agli Stati generali della natalità ha fatto notare che “in Italia l’età media è attualmente di quarantasette anni, e ci sono Paesi nel centro Europa dove la media è 24 anni”. “Se dovessimo basarci su questo dato, saremmo costretti a dire che l’Italia sta progressivamente perdendo la sua speranza nel domani, come il resto d’Europa”, ha detto Francesco: “il Vecchio continente si trasforma sempre più in un continente vecchio, stanco e rassegnato, così impegnato ad esorcizzare le solitudini e le angosce da non saper più gustare, nella civiltà del dono, la vera bellezza della vita”. “Nonostante tante parole e tanto impegno, non si arriva a invertire la rotta”, la denuncia del Papa: “Come mai? Perché non si riesce a frenare questa emorragia di vita?”. “C’è un dato che mi ha detto uno studioso della demografia”, ha proseguito a braccio: “In questo momento gli investimenti che danno più reddito sono la fabbrica di armi e agli anticoncezionali: l’uno distrugge la vita, l’altro impedisce la vita. e questi sono gli investimenti che danno più reddito. La questione è brutta!”.