Diocesi: Taranto, oggi la festa di San Cataldo. Mons. Miniero, “riscopriamoci fratelli e sorelle”

Oggi Taranto festeggia il suo santo patrono, san Cataldo. Il primo importante momento di condivisione comunitaria è avvenuto giovedì scorso con la processione in mare della statua del santo irlandese, che proprio dall’acqua arrivò quasi per caso in città, per evangelizzarla. “Mettiamoci fianco a fianco – ha detto l’arcivescovo della diocesi ionica, mons. Ciro Miniero – e sforziamoci come ha fatto il patrono di annunciare un racconto diverso di questa città, perché una narrazione diversa è sempre possibile. Non ci sono ignote tutte le nostre sfide. Sfide complicate della salute e del lavoro, in un panorama di un mondo sempre più piccolo, lacerato dalla guerra. Sappiamo bene quali sono i bisogni e le emergenze di Taranto. Per l’intercessione di Cataldo vorrei che ci riscoprissimo fratelli e sorelle, che pacificassimo gli animi di una comunità frammentaria e divisa, tante volte incapace di custodirsi e poco allenata a volersi bene”. Ieri sera poi il conferimento dei Cataldus d’argento ai tarantini che si sono distinti nel mondo sociale, ecclesiale, d’impresa. Spazio anche ai ragazzi, con la Giornata cataldiana della scuola, quest’anno dedicata ai rischi e alle opportunità dell’intelligenza artificiale. Oggi si entra nel vivo con la processione a terra, con il simulacro del santo sul carro, seguito dalle confraternite locali, dalle associazioni e dai fedeli, a sfilare per i vicoli di Città vecchia e per il borgo umbertino. In serata è prevista la tradizionale allocuzione dell’arcivescovo dal balcone della chiesa del Carmine con la benedizione apostolica. Infine, dopo un concerto gratuito, alle 23.30 i fuochi d’artificio dal Castello aragonese.

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