“Siamo stati informati, tramite la Nunziatura apostolica, che il Santo Padre ha destinato un valore sostanziale, tramite l’Elemosineria Apostolica, per l’aiuto ai poveri. Questa somma è stata di circa 100 mila euro e sarà trasmessa alla Regione Sud 3 della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile, la regione che copre tutto il Rio Grande do Sul, per aiutare il più possibile”. Queste le parole di Dom Jaime Spengler, arcivescovo di Porto Alegre e presidente della Cnbb, a Vatican News. In tutto lo Stato, secondo il bilancio più aggiornato, sono stati colpiti 425 Comuni, con 107 morti accertati, oltre a 136 dispersi, 374 feriti, 164.583 evacuati e 67.542 persone nei centri d’accoglienza, 1.476.170 persone in qualche modo colpite. Questi numeri, in continuo aggiornamento, riflettono le inondazioni senza precedenti che hanno colpito il Rio Grande do Sul. L’aeroporto Salgado Filho di Porto Alegre, sommerso dall’acqua, rimane chiuso fino al 30 maggio. Dom Spengler riferisce che a Porto Alegre, la capitale dello Stato, “il livello dell’acqua non è quasi sceso e nelle zone più basse della città le inondazioni continuano a salire”. Tuttavia, la solidarietà della gente è stata di grande aiuto: “Ho visitato diversi luoghi in cui vengono accolti i senzatetto, ed è davvero un lavoro straordinario portato avanti da tanti volontari, insieme alle nostre comunità. È un lavoro molto bello”. L’arcivescovo descrive anche che “nella parte meridionale dello Stato, nella regione di Pelotas e del Rio Grande, quasi al confine con l’Uruguay, stanno affrontando le conseguenze dell’acqua che sta raggiungendo quella regione”.