Gaza: Save the Children, in sei mesi di conflitto 26mila bambini uccisi o feriti

(credit Giuliano Del Gatto)

“Pensare che circa ogni 15 minuti un bambino perda la vita, ci fa capire quanto questa guerra sia tra le più letali e distruttive della storia recente”. Lo ha dichiarato oggi la direttrice di Save the Children Daniela Fatarella, in occasione dell’esposizione da parte dello staff locale di uno striscione e di  una serie di oggetti davanti alla sede di Roma, che rappresentano l’infanzia negata dei bambini nelle zone di conflitto. “In sei mesi di conflitto – ha aggiunto Fatarella -, circa 26mila bambini sono stati uccisi o feriti, mentre coloro che sono sopravvissuti hanno perso la casa, gli affetti, la scuola, la loro vita quotidiana e oggi stentano a sopravvivere per la fame. Tutto questo è inaccettabile: il mondo deve agire ora per garantire un cessate il fuoco immediato e definitivo e un accesso umanitario senza restrizioni. Ogni oggetto che abbiamo deposto oggi vicino alla nostra sede vuole ricordare queste piccole vite spazzate via, ma al tempo stesso tutto il bello che dovrebbe popolare la vita di un bambino, in cui non dovrebbe esserci spazio per violenza e morte”. Save the Children fornisce sostegno ai bambini palestinesi dal 1953. Secondo l’organizzazione circa 30 dei 36 ospedali di Gaza sono stati bombardati e il sistema sanitario è al collasso. Il conflitto ha danneggiato il 90% degli edifici scolastici e metà della popolazione sta affrontando un livello catastrofico di insicurezza alimentare, con zone come il nord del Paese che rischiano la carestia.

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