Caritas: Landau (Caritas Europa), “mettere la dignità umana al centro della politica europea”, le richieste ai candidati alle elezioni

Michel Landau, Caritas Europa - (foto: Caritas italiana)

“L’Unione europea, proprio come la rete Caritas, pone le sue basi sull’idea di solidarietà. La Caritas ha a cuore le elezioni europee perché l’Unione europea ha il potenziale per promuovere e affrontare molte delle questioni chiave che sono al centro della missione della Caritas: mettere la dignità umana al centro della politica europea. Ha il potere di contribuire in modo sostanziale alla giustizia sociale e ambientale globale”. Lo ha ribadito oggi monsignor Michel Landau, presidente di Caritas Europa, durante la seconda giornata del 44° Convegno nazionale delle Caritas diocesane in corso fino all’11 aprile a Grado (Gorizia). In vista delle prossime elezioni del Parlamento europeo, che si terranno dal 6 al 9 giugno 2024 le sfide importanti che i membri del prossimo Parlamento europeo dovranno affrontare sono tante: “la guerra in corso in Ucraina, i migranti che rischiano la vita per raggiungere l’Europa, le catastrofi naturali e artificiali e le crescenti preoccupazioni per l’aumento del costo della vita e dell’inflazione” così come “le transizioni verdi, digitali e demografiche”. “Abbiamo bisogno che queste transizioni siano giuste, mettendo al centro la dignità umana. Credo sia importante che il maggior numero possibile di persone si rechi alle urne!”, ha sottolineato monsignor Landau. La Caritas “è ottimista sul fatto che l’Europa possa superare queste sfide e persino uscirne rafforzata” perché “abbiamo bisogno di più Europa, non di meno”. Tuttavia, ha ammesso, “non dobbiamo essere ingenui: nonostante tutti questi sforzi, la coesione sociale è attualmente messa alla prova in tutta Europa”. In vista delle elezioni del Parlamento europeo del 2024, Caritas Europa ha pubblicato un memorandum basato su cinque priorità rivolte a coloro che saranno eletti come membri del Parlamento europeo. Tra le richieste, “promuovere una direttiva europea sul reddito minimo”, difendere i diritti dell’infanzia (“un bambino su quattro nell’Unione Europea è a rischio di povertà o di esclusione sociale e questo è inaccettabile”) partecipando attivamente alla definizione della Garanzia europea per l’infanzia per  garantire ad ogni bambino di “accedere a diritti fondamentali come l’istruzione, l’assistenza sanitaria e l’alimentazione”. Altre priorità sono “l’accesso a servizi sociali buoni e di qualità” e sostenere “i fornitori di servizi no profit come la Caritas, che stanno colmando le lacune dei sistemi di welfare”, oltre alla richiesta di tutelare “i diritti umani e la dignità nelle politiche di migrazione e di asilo”. Inoltre, “occorre aumentare i finanziamenti per gli attori locali che svolgono attività di sviluppo e umanitarie” e che l’Europa “lavori per politiche globali più eque per lo sviluppo sostenibile, affrontando questioni come la necessità di sistemi alimentari equi e la finanza per il clima”.

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