“La Federazione delle associazioni familiari cattoliche in Europa (Fafce) è orgogliosa di far parte della coalizione impegnata per l’abolizione universale della maternità surrogata”: così si legge in un comunicato stampa diffuso a conclusione dei due giorni di Conferenza internazionale a Roma, che ha riunito le voci che lottano per l’abolizione universale della maternità surrogata. Ieri, i rappresentanti della Fafce e della Dichiarazione di Casablanca – convenzione internazionale per il bando della maternità surrogata – hanno incontrato Papa Francesco e poi il segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin. Da entrambe, si legge sulla nota Fafce il “pieno sostegno alla campagna per stabilire un’abolizione universale della maternità surrogata, proteggendo donne e bambini dallo sfruttamento”. Secondo il presidente Fafce, Vincenzo Bassi, questa campagna unisce una “ampia coalizione di persone di diversa estrazione che difendono la dignità umana”. Secondo Bassi “non è una questione di ideologia”, ma di realtà. Lungo l’elenco delle voci che si sono succedute in questi giorni: dalla ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella, a scrittori, psicologi, attivisti di provenienze geografiche diverse, europee americane ed africane. Per questo Bassi ha sottolineato la necessità di trovare un terreno comune per “convincere il mondo della bellezza della famiglia”, per “promuovere la famiglia come dono e non come merce”.