Riparte la campagna con sms solidale #spazioaisogni della Lega del filo d’oro per supportare le attività del Centro diagnostico della Fondazione, che da settembre 2022 ha raddoppiato i posti disponibili, permettendo così di accogliere non più quattro, ma ben otto persone contemporaneamente insieme alle loro famiglie, riducendo le liste d’attesa. Nel 2023 il Centro diagnostico della Fondazione ha trattato 145 utenti, effettuando 55 interventi precoci. Accanto alla Fondazione, che quest’anno celebra il suo sessantesimo anniversario, i testimonial storici Renzo Arbore e Neri Marcorè, i maestri d’orchestra Leonardo De Amicis, Fabio Frizzi, Pinuccio Pirazzoli e Beppe Vessicchio e il cuoco Filippo La Mantia.
Tutti possono sostenere la campagna #spazioaisogni e contribuire a sostenere le attività del Centro Diagnostico con una chiamata da rete fissa o un sms al numero solidale 45514 oppure visitando il sito spazioaisogni.it
“Raddoppiando la presa in carico del Centro diagnostico, oggi siamo in grado di ridurre le liste d’attesa e quindi di intervenire più precocemente sui bambini, riuscendo ad ottenere le migliori risposte ai trattamenti educativi e riabilitativi e contemporaneamente offrire alle persone adulte percorsi riabilitativi mirati alla loro complessa condizione di pluridisabilità – dichiara Rossano Bartoli, presidente della Fondazione Lega del filo d’oro Ets –. Sostenere la campagna ‘Spazio ai sogni’ significa garantire un miglioramento sostanziale della qualità della vita a tanti bambini e adulti sordociechi e pluriminorati psicosensoriali e alle loro famiglie, rispondendo in modo concreto ai loro bisogni specifici. Da ormai 60 anni, il nostro lavoro è orientato a valorizzare le potenzialità di ciascuna persona, andando oltre i limiti tracciati dalla disabilità, e per continuare a farlo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti, perché anche un piccolo contributo può fare la differenza”.
Gabriele, il protagonista dello spot della campagna #spazioaisogni, è nato prematuro, di soli 676 grammi, e ha trascorso tutto il suo primo anno di vita in ospedale. Alla Lega del filo d’oro è arrivato nel maggio 2018, a un anno e mezzo, attaccato alla bombola dell’ossigeno: proprio a Osimo si è valutato di toglierla e Gabriele da allora respira autonomamente. Un esempio potente di ciò che questi bambini possono raggiungere, quando c’è qualcuno che crede in loro e sogna insieme a loro.