Verrà presentato giovedì 11 aprile il rendiconto dei fondi utilizzati per il progetto di accoglienza delle famiglie ucraine nella diocesi di Mantova. Appuntamento alle 10.30 a Palazzo vescovile (piazza Sordello, 15 – Mantova – sala Giovanni Paolo II).
La diocesi di Mantova, attraverso i servizi Caritas, è stata in prima linea nell’accoglienza delle famiglie ucraine arrivate nel mantovano dopo lo scoppio del conflitto. “Sono state ospitate circa 70 famiglie – si legge in un comunicato – e, grazie alla rete dei Centri di ascolto, sostenuti quasi 900 cittadini ucraini, circa la metà dei profughi arrivati nel nostro territorio”. Questo progetto è stato possibile grazie alle ingenti donazioni – oltre 300mila euro – arrivate da privati cittadini, parrocchie, associazioni e Fondazioni, e si è inserito all’interno del gemellaggio che lega da 25 anni la diocesi di Mantova e quella di Leopoli, in Ucraina.
Giovedì, oltre al rendiconto dell’utilizzo delle risorse, verranno presentati i numeri dell’accoglienza agli attuali sviluppi del gemellaggio tra le due diocesi. Interverranno mons. Marco Busca, vescovo di Mantova; Nicola Grassi, economo diocesano; Matteo Amati, direttore della Caritas diocesana; don Samuele Bignotti, referente del gemellaggio Mantova-Leopoli; Franco Amadei, segretario generale della Fondazione Comunità Mantovana. Saranno presenti anche alcuni giovani ucraini dell’Università cattolica di Leopoli, attualmente ospiti della diocesi di Mantova.