Forte impressione e cordoglio, in Colombia, per la morte di uno dei missionari più conosciuti nel Paese, per i lunghi anni trascorsi nel Cauca, accanto agli indigeni Nasa. Si tratta di padre Enzo Roattino, missionario della Consolata, deceduto presso la Comunità dei Missionari anziani della Consolata ad Alpignano, nel nord Italia. Oggi, lunedì 8 aprile, alle 14.30 nella chiesa di Vicoforte San Grato (Cuneo), saranno celebrati i funerali. Aveva 87 anni, di cui 59 da sacerdote e 50 in America Latina. Nato in Istria, allora territorio italiano, il 19 novembre 1936, mise la sua professione religiosa con i Missionari della Consolata il 2 ottobre 1962 nella Certosa di Pesio (Cuneo), e fu ordinato sacerdote il 19 dicembre 1964.
Nella comunità di Toribío ha trascorso quarant’anni, incarnandosi nell’etnia Nasa a tal punto da imparare la lingua degli indigeni, il Nasa Yuwe. Ha anche aiutato nella traduzione di materiali e della Bibbia in questa lingua. Ha condiviso il lavoro pastorale di padre Álvaro Ulcué, il primo sacerdote indigeno Nasa, assassinato nel 1984, e di padre Antonio Bonanomi, missionario della Consolata morto nel 2018, la cui eredità continua a essere promossa dalla parrocchia di San Juan Bautista, a Toribío, nel Cauca.
“Hai voluto chiamarti Ezio Guadalupe e con questo nome hai preso come maestra la madonna che Papa Giovanni Paolo II definì la ‘pedagoga del Vangelo pienamente inculturato nel mondo azteco’. Anche grazie al tuo umile e persistente impegno il cammino di inculturazione del vangelo si è espanso in tutto il continente e nel mondo intero”, l’omaggio di padre Salvador Medina, missionario della Consolata in Colombia, nel sito internet della Congregazione.