“La tragedia dell’Aquila non ci chiama solo a rendere omaggio alle 309 vittime del terremoto di 15 anni fa, ma ci consente di guardare al futuro con un po’ più di ottimismo. La città e il suo territorio hanno affrontato una delle pagine più dure e difficili della loro storia, trovando la forza di rialzarsi senza mai dimenticare quanto accaduto”. Lo afferma il Commissario Straordinario alla Riparazione e alla Ricostruzione sisma 2016, Guido Castelli, in una nota diffusa oggi in occasione del 15° anniversario del sisma del 6 aprile del 2009. “Da un lato gli abruzzesi hanno toccato con mano che molto è stato fatto, dal Governo, dalla Regione e da tutte le amministrazioni pubbliche coinvolte nel processo di ricostruzione. Dall’altro lato possiamo vedere nell’Aquila capitale della cultura del 2026 un motivo di rigenerazione e ripresa per tutto il territorio ferito, indirizzato a nuovi appuntamenti di rilancio e di speranza per tutti. Le attività di ricostruzione – ha rimarcato il commissario – si sono accompagnate in quest’ultimo anno a un processo di ripresa economica e sociale, grazie al Piano nazionale complementare sismi 2009-2016, che sta contribuendo a fare dell’Appennino centrale un modello di sviluppo per le aree interne”. Chiaro il riferimento anche al programma di investimenti NextAppennino, grazie al quale si stanno avviando oltre 1.400 progetti imprenditoriali per favorire lo sviluppo, la crescita occupazionale, l’inclusione sociale, anche attraverso il terzo settore, il turismo, la cultura, l’economia circolare. “Una sfida ambiziosa – come ha più volte detto Castelli – per fare dell’Appennino centrale, un territorio che vuole cogliere le opportunità della transizione in modo pragmatico attraverso progetti e iniziative basate un forte legame territoriale”.