“Il vostro impegno, ispirato ai principi di umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontariato, unità e universalità, è anche segno visibile che la fraternità è possibile. Se si mette al centro la persona, si può dialogare, lavorare insieme per il bene comune, andando oltre le divisioni, abbattendo i muri dell’inimicizia, superando le logiche dell’interesse e del potere che accecano e rendono l’altro un nemico. Per il credente ogni persona è sacra. Ogni creatura umana è amata da Dio e, per questo, portatrice di diritti inalienabili”. Lo ha detto Papa Francesco, ricevendo in udienza questa mattina nell’Aula Paolo VI i volontari della Croce rossa italiana in occasione del 160° anniversario di fondazione. “Nel ringraziarvi per il vostro servizio insostituibile nelle aree di conflitto e nelle zone colpite da disastri ambientali, nell’ambito della formazione e della salute, così come per quello che fate a favore dei migranti, degli ultimi e dei più vulnerabili, voglio incoraggiarvi a proseguire in questa grande opera di carità che abbraccia l’Italia e il mondo. Possa la Croce rossa restare sempre simbolo eloquente di un amore per i fratelli che non ha confini, né geografici, né culturali, sociali, economici o religiosi”. “Bisogna globalizzare la solidarietà, operando a livello nazionale e internazionale”, l’appello del Papa. Per questo, “servono norme che garantiscano i diritti umani in ogni luogo, prassi che alimentino la cultura dell’incontro e persone capaci di guardare al mondo con una prospettiva ampia”.