Gli affanni dei giovani “specializzandi” tra frustrazione, turni logoranti, bassa remunerazione e incertezza occupazionale. Nel numero di aprile del mensile “Il Segno” della diocesi di Milano si affronta la situazione dei medici, “un percorso pieno di incognite”. “Dopo la dispendiosa preparazione per i test di ingresso e i lunghi anni di studio, i medici specializzandi – spiegano dalla redazione – sono spesso attesi da precarietà, frustrazione, turni estenuanti, trasferimenti in altre città, stipendi modesti. E alla fine del cammino anche dall’incognita di trovare il lavoro unita, per molti, alla voglia crescente di scappare all’estero”. Il Sistema sanitario italiano “non incoraggia certo i dottori del futuro”, racconta il servizio di copertina de Il Segno. “Se prendersi cura degli altri è ancora, per la maggioranza, il motivo della scelta di iscriversi a Medicina, il percorso è così irto di ostacoli che è facile smarrire il proposito iniziale”.
L’inchiesta analizza quanto le politiche attuali assicurino una formazione effettivamente equa e di qualità e, soprattutto, se siano in grado di assicurare il ricambio generazionale.
Tra gli altri servizi, quello sulla “seconda vita” dei vestiti, dove si descrive cosa avviene dopo che questi vengono portati nei notissimi cassonetti gialli.