La Commissione europea “prende atto dell’annuncio del primo ministro Netanyahu di aprire ulteriori punti di accesso per gli aiuti umanitari a Gaza, a seguito della sua telefonata con il presidente degli Stati Uniti Biden, in particolare degli impegni ad aprire il porto di Ashdod e il valico di Erez per consentire il flusso diretto degli aiuti nel nord di Gaza e per aumentare significativamente le consegne dalla Giordania”. Queste misure, precisa la Commissione europea, “dovrebbero essere attuate in modo rapido e completo”. Inoltre, la Commissione ribadisce il suo “appello a proteggere i civili innocenti e gli operatori umanitari, in linea con il diritto umanitario internazionale”. La Commissione europea “continuerà il suo intenso lavoro con i partner regionali e globali, le Nazioni Unite e le Ong partner, per aumentare le consegne di aiuti a Gaza attraverso tutte le rotte possibili: terra, aria e mare, anche attraverso il corridoio marittimo”. L’Unione europea ha aumentato il suo sostegno finanziario e umanitario al popolo palestinese e ha lanciato 44 voli, trasportando finora quasi 2.000 tonnellate di aiuti, come parte dell’operazione Ue di ponte aereo umanitario.